LE REGOLE DA RISPETTARE PRIMA DI AVVIARE UNA ATTIVITÀ FISICA
Il presente articolo intende trattare l’argomento Attività Fisica (A.F.) tenendo conto di alcune
regole generali rispetto alle terapie seguite per gestire il diabete. Infatti, avviare dei programmi di
esercizi fisici senza prendere le adeguate precauzioni può, in alcuni casi, comportare dei rischi che
possono essere minimizzati attraverso un screening pre-esercizio seguendo dei programmi
personalizzati e concordati con il proprio Diabetologo. Questo diventa necessario soprattutto se
s’intende iniziare una attività più intensa di una semplice camminata, o se tratta di discipline
sportive per le quali è opportuno procedere ad accertamenti approfonditi come ad esempio un test
da sforzo, per comprendere se si in presenza di una tipiche complicanze del diabete. L’inizio di un
piano di allenamento deve tener conto del tipo di terapia in corso, il tipo di attività e l’orario,
l’intensità, il livello di allenamento, la glicemia di partenza.
Chiaramente le indicazioni sono molto diverse a seconda che sia in corso:
• una terapia orale: nel diabete tipo 2, solamente i farmaci che stimolano la produzione
d’insulina comportano rischio di ipoglicemia quando viene svolta un’attività fisica inusuale.
In questi casi bisogna sapere come comportarsi per evitare l’ipoglicemia (ridurre il farmaco
e/o assumere spuntini di carboidrati);
• oppure una terapia insulinica intensiva: in questi casi, la gestione dell’attività fisica (che
sia una camminata non prevista o uno sport a livello agonistico) richiede la conoscenza e la
messa in pratica di precise regole per variare il dosaggio dell’insulina e gestire gli spuntini.
Come regola generale si consiglia l’assunzione di circa 15-30 gr di zuccheri per 30-60
minuti di attività fisica.
Nel diabete, l’esercizio fisico è parte integrante della terapia. Per questo deve essere gestito
come un farmaco: posologia, modalità di esecuzione, controlli…
L’attività fisica è una componente essenziale del benessere globale di qualsiasi persona, durante
tutta la vita: il suo svolgimento regolare riduce il rischio di malattia cardiovascolare, aiuta nel
controllo del peso, riduce i fenomeni di osteoporosi e la mortalità per cancro. Infine, migliora il
tono dell’umore e ha un effetto positivo sul benessere psicologico.
Quali gli effetti positivi dell’A.F. nel diabete?
È ampiamente dimostrato che l’A.F., attraverso i suoi effetti positivi sulla sensibilità all’insulina,
sul metabolismo del glucosio e sul mantenimento del peso corporeo, previene l’insorgenza del
diabete tipo 2. L’esercizio fisico regolare riveste, inoltre, un ruolo determinante nel miglioramento
del controllo metabolico e nel ridurre la mortalità per cause cardiovascolari nei soggetti con diabete.
Alla luce di tutto ciò, si può senz’altro dire che l’A.F. è parte integrante della cura del diabete ma,
essendo una “terapia”, è importante conoscere:
• quale tipo di attività fisica svolgere,
• come gestire i farmaci,
• quali controlli, prima, durante e nel tempo successivo, devono essere svolti.
Non possiamo, quindi, limitarci ad un semplice “muoversi un po’ di più”; certamente qualsiasi
aumento del movimento nello svolgimento delle attività fisiche quotidiane è positivo ma, per avere
un ruolo terapeutico vero e proprio, l’esercizio fisico deve essere gestito come un farmaco:
posologia, modalità di esecuzione, controlli… Fino ad ora il consiglio alle persone con diabete di