VIVERE MEGLIO CURANDO UN’ALIMENTAZIONE CORRETTA
Bisogna avere piena consapevolezza del fatto che il cibo influenza in modo significativo
la qualità della vita e l’efficienza fisica. Oggi disponiamo di una grande e affascinante
offerta alimentare, a cui si aggiunge una multietnicità figlia di una globalizzazione delle
culture ed una commistione tra le varie caratteristiche della cucina. Ma al di là del fascino
e del gusto, va tenuta presente l’opportunità di scegliere ciò che nel tempo non porti a
sviluppare disturbi e malattie metaboliche, cardiovascolari, obesità e altri fattori correlati
al colesterolo. È noto che mangiare troppo o male può portare al sovrappeso,
all’ipercolesterolemia, all’ipertensione arteriosa, ma anche al diabete e, quindi, al rischio
di malattie cardiovascolari. È necessario stare attenti anche ad un’alimentazione ricca di
grassi, che produce un eccesso di colesterolo nel sangue, accelerando la formazione di
placche sulle arterie che a loro volta ostacolano il flusso del sangue e, nei casi più gravi,
lo bloccano completamente. Ovviamente, questa alta concentrazione di colesterolo
cattivo (ipercolesterolemia) rappresenta un elevato fattore di rischio per l’insorgenza
delle malattie cardiovascolari. Convertirsi ad uno stile di vita virtuoso, introducendo
nell’alimentazione il consumo frequente di pesce, olio di oliva, frutta e verdure, cereali e
prodotti ricchi di fibra costituisce una significativa riduzione del rischio. Come già detto
in altri articoli di questo Notiziario, per ottenere migliori risultati accanto
all’alimentazione bisogna curare l’attività fisica quale pratica per mantenere il cuore in
salute. La sedentarietà, infatti, rappresenta una sorta di anticamera per le malattie
cardiovascolari e aumenta in modo significativo il rischio di avere un infarto. Allora:
mangiamo bene e mettiamo la vita in movimento!
L’importanza delle fibre nel contrasto alla colesterolemia
Affidarsi ad un’alimentazione più naturale possibile è un dato acquisito nella cultura
del nostro Paese, soprattutto nella parte occidentale. Partendo da questa base è
fondamentale prevedere dei cibi che soddisfino alcune condizioni, tra cui quelle
organolettiche, dietetiche e gastronomiche. Così il cibo deve fornire tutta la propria
forza procurando certamente piacere, ma anche benessere e salute. Allora un pasto
sano, gradevole e digeribile rappresenta il modo migliore per iniziare una giornata di
lavoro o di studio. Fino a qualche tempo fa, le diete venivano strutturate sul numero
totale delle calorie introdotte, sulla distribuzione delle stesse nel corso della giornata,
sulla percentuale delle proteine, dei grassi, degli zuccheri semplici e complessi.
L’aumento delle conoscenze ha portato i nutrizionisti a spostare l’attenzione sul
versante delle fibre alimentari e sulla specificità di alcune di esse, in particolare di
quelle “grezze”. Proprio questa fibra, attraverso l’alimento che la contiene
naturalmente, svolge un compito importante nella prevenzione della colesterolemia. È
importante sapere che le fibre grezze sono sostanze naturali di origine vegetale che
sono contenute nella frutta, nelle verdure, nel pane (meglio se integrale), nella pasta e
nei cereali in genere. In modo non del tutto esatto è opinione diffusa che le fibre
servano a combattere il disturbo della stipsi facilitando il transito intestinale. Nella
realtà le fibre svolgono numerose e più importanti funzioni nell’organismo, sia a livello
intestinale che a livello metabolico; così ogni tipologia di fibre svolge un ruolo
particolare, unico e preciso. Una buona abitudine al mattino è quella di mangiare un
frutto accompagnato da cereali integrali. Ma più in generale va tenuto presente che il
termine “dieta” non va tradotto in rinunce e/o mortificazioni alimentari. Un buon piano
alimentare deve basarsi su cibi che contengono elementi naturalmente funzionali per la
salute, che possano aiutarci a vivere meglio e, al tempo stesso, a essere gratificati: a
partire dall’importante pasto del mattino che, è bene ricordare, non va mai tralasciato.